Lambrusco Wine Festival

Lambrusco di Sorbara: un vino, un territorio, tante persone

 

gli ignoranti

“E tu, piccolo borgo mio, che oscuri
de le città il fulgor col tuo liquore,
tu passerai glorioso ai dì futuri
e crescerà di te tanto il rumore
che in ogni lito, io d’affermarlo ardisco,
s’udrà nomar Sorbara! E qui….. finisco.”

Così Luigi Bertelli chiudeva il suo “Il Lambrusco di Sorbara: poemetto giocoso” , individuando chiaramente il legame tra il vino ed il territorio, inteso non solo come regione geografica, ma come insieme di persone che condividono le stesse radici, affondate nella terra argillosa che fa crescere rigogliosa la vite da Lambrusco e la rende il vanto di una comunità.

Le cantine del Comune di Bomporto, partecipando alla manifestazione “Rosso Rubino” da quasi 15 anni ed aprendo le loro porte ai visitatori, vogliono trasmettere questo messaggio, questo profondo nesso tra il territorio ed il Lambrusco di Sorbara, attraverso le degustazioni di questo inimitabile vino ed il contatto con le persone che si sono avvicendate nella storia della sua produzione, perchè:

 

“Un vino può anche essere buono, ma dietro c’è sempre una persona” **

 

* Immagine tratta da “Gli ignoranti : vino e libri: diario di una reciproca educazione”, di Etienne Davodeau ; a cura di Sergio Rossi, Sandro Sangiorgi, Matteo Gallello, Ottavio Gibertini ; traduzione di Raffaella Garruccio. Roma : Porthos, 2015
** Citazione tratta dall’intervista con Vincenzo Venturelli, detto “Il professore”, nel libro “Tutti lo chiamano Lambrusco” con la prefazione di Burton Anderson ; testi di Camillo Favaro ; fotografie di Maurizio Gjivovich. Piverone : Fil Rouge, 2017